giovedì 2 agosto 2012

Elizabeth Barrett e Robert Browning – Un amore oltre la soglia della morte


Elizabeth Barrett      Robert Browning       Se devi amarmi... amami per amore


La grande poetessa inglese Elizabeth Barrett nacque a Durham il 6 marzo del 1806. Vissuta in epoca vittoriana, era la prima di dodici figli e il padre, un ricco piantatore di zucchero della Giamaica, era un uomo austero e geloso. Elizabeth fu un’accanita lettrice di classici e un genio precoce. Problemi economici costrinsero la famiglia a trasferirsi a Londra ove nel 1838 uscì il suo primo libro di versi. In quel periodo, una malattia vertebrale con crisi depressive curate con oppio la costrinse all’immobilità in una camera buia. Si era ormai rassegnata alla sua tetra solitudine, «sola sulla soglia della vita», quando le sue poesie fecero innamorare – a distanza e senza conoscerla – l’affascinante poeta e drammaturgo inglese Robert Browning, di sei anni più giovane e ancora semisconosciuto (era nato il 7 maggio del 1812 a Camberwell nel sud di Londra e – uomo dai molteplici interessi che oltre la poesia amò la pittura, la musica e la scultura – divenne il più grande dei poeti vittoriani). Nel 1845 egli scrisse a Elizabeth una lettera appassionata. La poetessa, all’apice del successo, pur avanti negli anni, si aprì all’amore e s’incontrarono («…nell’ombra tua starò in avvenire… Quel ch’io / faccio e sogno include te…»).

Decise di scappare via da casa – lontano dalle cure di un padre morbosamente oppressivo – insieme con la cameriera personale Lily Wilson e con l’inseparabile cagnolino (a lui Virginia Woolf dedicò il racconto scherzoso Flush. Una biografia). I due si sposarono segretamente e andarono a Firenze ove ebbero un figlio, Pen, e ove vissero felici per 15 anni in Piazza San Felice, in un appartamento a Palazzo Guidi, oggi museo di Casa Guidi dedicato alla memoria di Robert ed Elizabeth. La poetessa vi morì il 29 giugno del 1861, forse per un’overdose di morfina usata per placare i dolori della malattia. Ella, che aveva amato l’Italia come una seconda patria e che «fece del suo verso aureo anello / tra Italia e Inghilterra» (così scrisse Niccolò Tommaseo in una lapide a lei dedicata), venne sepolta nel Cimitero degli Inglesi. Dopo la sua morte, Robert abbandonò l’Italia senza più ritornarvi.

La poetessa innamorata aveva voluto che una scultrice riproducesse la sua mano strettamente intrecciata con quella di Robert: «Che mai si sciolgano queste mani avvinte». A lui, che nelle poesie chiamava «Diletto» o «Adorato», Elizabeth ha dedicato 44 sonetti pieni di vibrazioni amorose filtrate da un vivo spirito religioso (Sonnets from Portuguese, 1850): «In quanti modi t’amo? – Lascia che conti. / Ti amo nell’alto, nel vasto, nel profondo, / cui l’anima tende… t’amo col respiro, / il riso, i pianti di tutta una vita! – e, / se lo vorrà Dio, / dopo la morte ti amerò anche meglio.» (sonetto XLIII, traduzione di Mauro Sinigaglia, Acquaviva, Acquaviva delle Fonti - BA, 2004). Nella sua poesia più nota – la poesia d’amore più conosciuta del mondo anglosassone – così scriveva: «Se devi amarmi, fa che per null’altro sia / che per amore. Non dir: “Per il sorriso / l’amo – lo sguardo – il modo di parlar piano / – per un abito di pensiero che bene / si addice al mio… Diletto, / tutto ciò può mutarsi, o per te mutare… / Ma amami per amore che tu sempre / amar possa, nell’eternità d’amore!» (sonetto XIV, a cura di Daniela Marcheschi, Via del Vento edizioni, Pistoia, 1998). Elizabeth e Robert, nella comprensione vera e profonda dell’essere amato, furono due anime «erette e forti… faccia a faccia», aldilà del declino per gli anni e per la malattia.

A questo amore ricco di ripercussioni letterarie, alle liriche dedicate da Elizabeth a Robert, e da Robert a Elizabeth, al loro fitto epistolario scambiato durante il fidanzamento segreto, ho dedicato il libro: Se devi amarmi… amami per amore – Biografia d'amore di Elizabeth Barrett e Robert Browning (Aracne, Roma, 2012 ISBN 978-88-548-5021-7). Nel mio libro ho tentato anche di fare una ricerca fotografica per rendere familiari visi ed espressioni sia dei Browning sia degli intellettuali del mondo vittoriano che gravitavano attorno a questi due protagonisti della cultura anglosassone, cercando di evocare con le immagini ambienti e atmosfere e di contestualizzare i due poeti nella società in cui vivevano (ho accontentato così anche la curiosità dei lettori che spesso desiderano conoscere aspetto e lineamenti dei grandi autori di cui amano le parole).


P.S. Per la cortesia dell’editore, potete leggere Indice, Prefazione e Introduzione del libro Se devi amarmi… amami per amore – Biografia damore di Elizabeth Barrett e Robert Browning su 
www.aracneeditrice.it/pdf/9788854850217.pdf

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