mercoledì 10 ottobre 2012

Joan Cusack, una comprimaria di lusso



Joan Cusack


Compie cinquant'anni l'attrice statunitense Joan Cusack, nata a New York l'11 ottobre del 1962, che pur in ruoli apparentemente marginali al cinema o in TV ha sempre rivelato grande forza interpretativa, simpatica espressività e spiccato innato senso di humor. Nota anche come sceneggiatrice, appartiene a una famiglia famosa nel mondo dello spettacolo: è figlia dell'attore e produttore cinematografico Dick Cusack (1925-2003) e sorella di John Cusack; anche i fratelli Ann, Bill e Susie sono attori. Seconda di cinque figli, è nata da una famiglia cattolica di origini irlandesi, impegnata sul fronte politico: la madre, Ann Paula “Nancy” Carolan, insegnante di matematica, è una fervente attivista politica.

Cresciuta a Evanston nei pressi di Chicago (Illinois), ha frequentato l'Evanston’s Piven Theater Workshop a Chicago con la sorella Ann e il fratello John (che si formò sul quel palcoscenico sin dalle elementari). Joan Cusack è stata un'alunna della University of Wisconsin–Madison.

Iniziò la sua carriera come attrice comica: tra il 1985 e il 1986 numerose furono le sue partecipazioni di “sketch comedy” al Saturday Night Live, ove si fece notare per le sue imitazioni di Brooke Shields, Jane Fonda e la regina Elisabetta II, e per il personaggio di “Salena”, una ragazza  socialmente inetta coinvolta con “Biff” (un altro inetto sociale, interpretato da Jon Lovitz). In quel periodo fondò una troupe teatrale al femminile, An Impulsive Thing, che la vedeva accanto ad altre due attrici brillanti: la deliziosa Bonnie Hunt (nota per i film “Beethoven” e “Beethoven 2”) e Holly Wortell (nota sceneggiatrice della serie televisiva The Bonnie Hunt Show, 2008-2010). Ha scritto Gianni Canova: «Figlia d'arte, […], grazie anche alle buffe espressioni del suo viso, si specializza in piccoli ruoli comici» (Cinema, le garzantine, Garzanti, 2009).

Joan Cusack esordì nel cinema nel 1980 con Cutting Loose di Dave Peltzer, La mia guardia del corpo (My Bodyguard) di Tony Bill, e Class (1983) di Lewis John Carlino (commedia adolescenziale nella quale esordì il fratello John Cusack, un bravo e misurato attore protagonista e non solo, perché si è fatto notare anche come sceneggiatore e produttore cinematografico). Entrambi i fratelli Cusack sono stati degli anticonformisti, privilegiando la vita privata e proteggendola dallo star system, «frequentando l'ambiente hollywoodiano solo per il tempo strettamente necessario alle riprese» (Cinema, le garzantine, a cura di Gianni Canova, Garzanti, 2009).

Joan ha recitato con tutti i più grandi attori di Hollywood. Ricordiamo: Un compleanno da ricordare (Sixteen Candles) (1984) di John Hughes e Bulldozer (Grandview, U.S.A.) (1984) di Randal Kleiser, entrambi col fratello John; Dentro la notizia (Broadcast News) (1987) di James L. Brooks con William Hurt e Holly Hunter; Un gentleman a New Tork (Stars and Bars) (1988) di di Pat O'Connor con Daniel Day-Lewis – vinse il Boston Society of Film Critics Award for Best Supporting Actress –; Una vedova allegra ma non troppo (Married To The Mob) (1988) di Jonathan Demme con Michelle Pfeiffer – vinse nuovamente il Boston Society of Film Critics Award for Best Supporting Actress –; Una donna in carriera (Working Girl) (1988) di Mike Nichols insieme con Harrison Ford e Melanie Griffith (era Cyn, la più cara amica e confidente della protagonista, l'ambiziosa Tess), film per il quale vinse l'American Comedy Award for Funniest Supporting Actress e il Boston Society of Film Critics Award for Best Supporting Actress, e fu candidata al Premio Oscar come miglior attrice non protagonista nel 1989 (il successo di questo film aprì a Joan le porte per molte nuove importanti opportunità cinematografiche) –; Non per soldi... ma per amore (Say Anything...) (1989) di Cameron Crowe col fratello John; Il testimone più pazzo del mondo (Men Don't Leave) (1990) di Herbert Ross con Steve Martin; Gli uomini della mia vita ((Men Don't Leave) (1990) di Paul Brickman con Jessica Lange e Kathy Bates; The Cabinet of Dr. Ramirez (1991) di di Peter Sellars con Mikhail Baryshnikov; Eroe per caso (Hero) (1992) di Stephen Frears con Dustin Hoffman; La famiglia Addams 2 (Addams Family Values) (1993) di Barry Sonnenfeld con Anjelica Huston; Una moglie per papà (Corinna, Corinna) (1994) di Jessie Nelson con Ray Liotta e Whoopi Goldberg; Nine Months – Imprevisti d'amore (Nine Months) (1995) di Chris Columbus con Julianne Moore e Hugh Grant – fu nominata per l'American Comedy Award for Funniest Supporting Actress –; Un marito... quasi perfetto (Mr. Wrong) (1996) di Nick Castle con Ellen DeGeneres e Bill Pullman; Uno di troppo (Two Much) (1996) di Fernando Trueba con Antonio Banderas; L'ultimo contratto (Grosse Pointe Blank) (1997) di George Armitage con Dan Aykroyd e con il fratello John Cusack – si aggiudicò il Chlotrudis Award for Best Supporting Actress –; In & Out di Frank Oz (1997), nel quale interpretava Emily Montgomery la fidanzata di Kevin Kline, confuso e incerto sulla sua identità sessuale – ricevette la nomination al Golden Globe, si aggiudicò numerosi premi e fu candidata nuovamente all'Oscar come miglior attrice non protagonista –; Se scappi ti sposo (Runaway Bride) (1999) di Garry Marshall con Julia Roberts e Richard Gere – premiata e nominata nuovamente per diversi premi –; Il prezzo della libertà (Cradle Will Rock) (1999) di Tim Robbins con Susan Sarandon e con il fratello John; Arlington Road – L'inganno (Arlington Road) (1999) di Mark Pellington con Tim Robbins e Jeff Bridges – nel ruolo intensamente drammatico di Cheryl, fu nominata nuovamente a diversi importanti premi –; Qui dove batte il cuore (Where The Heart Is) (2000) di Matt Williams con Stockard Channing e Ashley Judd; Alta fedeltà (High Fidelity) (2000) di Stephen Frears col fratello John; The School of Rock (2003) di Richard Linklater con Jack Black; Quando meno te lo aspetti (Rising Helen) (2004) di Garry Marshall con Kate Hudson (è la “dura” sorella della “tenera” protagonista); Un sogno sul ghiaccio (Ice Princess) (2005) di Tim Fywell con Michelle Tracthenberg e Kim Cattral; Friends with Money (2006) di Nicole Holofcener con Catherine Keener; Un bambino da amare (Martian Child) (2007) di Menno Meyjes col fratello John; Kit Kittredge: An American Girl (2008) di Patricia Rozema con Julia Ormond e Chris O'Donnell; War, Inc (2008), di Joshua Seftel con il fratello John; I Love Shopping (2009) di P.J. Hogan con Isla Fisher e Hugh Dancy; La custode di mia sorella (My Sister's Keeper) (2009) di Nick Cassavetes con Cameron Diaz e Alec Baldwin; e Listen That Far Song (2011) di Tony Strause con Hilary Duff. Ha prestato anche la sua inconfondibile voce in diversi film d'animazione: Giocattoli (Toys) (1992) di Barry Levinson; Woody e Buzz alla riscossa (Toy Story 2) (1999) di John Lasseter, Lee Unkrich e Ash Brannon; Toy Story 3 (2010) di Lee Unkrich, e Il figlio di Babbo Natale (Arthur Christmas) (2011) di Sarah Smith (vedere:
http://uk.askmen.com/celebs/women/actress_300/388_joan_cusack.html).

Ha lavorato per la TV: da ricordare la sitcom dell'ABC What About Joan? (2001-02). Nel 2011 e 2012 ha ricevuto due nomination agli Emmy Award per la serie drammatica televisiva della Showtime Shameless, in cui interpretava Sheila Jackson.

Dal 1993 è sposata con l'avvocato Richard Burke e ha avuto i due figli Dylan John e Miles; vive spesso a Three Oaks Township (Michigan).

Nel 2003, Joan e il fratello John (insieme con molti altri intellettuali e attori, quali Noam Chomsky e Susan Sarandon) firmarono la risoluzione “Not in My Name” per opporsi all'invasione dell'Iraq.

In Joan Cusack, un'attrice dai piccoli grandi ruoli, scrive Maria Grazia Bosu: «[…] Per Joan, che nonostante un carattere forte è molto introversa, calcare le tavole del Piven Theatre di Evaston è anche un modo per relazionarsi con gli altri superando la sua timidezza. È una fan dei Monty Python e di Mel Brooks, passione che la stimola a proporsi come attrice comica. […] Essendo dotata di un carattere timido ma per nulla sottomesso, è per lei difficile accettare alcune imposizioni proprie dello star system, e diviene un peso difficile da portare accettare l'etichetta di “spalla” che le viene affibbiata. È poi fermamente convinta che i ruoli migliori vengano riservati agli uomini, questione che in passato era stata già causa di dissapori con gli insegnanti della Scuola Teatrale dell'Università del Wisconsin, della quale è associata. […] Particolarmente intensa l’interpretazione in “Arlington Road” […]. Lontana anni luce dalle sue parti più usuali, e proprio per questo significativa, le dà la possibilità di esprimere le sue doti interpretative in un personaggio cupo, inizialmente ambiguo. […] Non è tra le protagoniste di “La donna perfetta” del 2004 di Frank Oz, ma a causa dell’improvvisa malattia del padre che porta lei e John ad abbandonare i set per accudirlo. […] Attualmente è impegnata nel progetto di una sit–com, scritta dal fratello John, che la vede protagonista, nei panni di un’attrice che torna a Chicago per fuggire dalle follie dello star system.»

(http://www.ecodelcinema.com/joan-cusack---biografia.htm)

1 commento:

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